Aziende e liberi professionisti hanno una pagina social con un ampio pubblico, e prima o poi ha avuto a che fare con quelli che sono chiamati “leoni da tastiera”. Ovvero, utenti che lasciano commenti esprimendo generalmente aspre critiche.
Costoro sono mediamente offensivi, criticano a prescindere e senza leggere i contenuti del post, figuriamoci di un articolo (è troppo pigro o pigra per farlo). Non di rado succede di leggere commenti di temi che forse erano in altri post, in altre pagine social. Insomma, scrivono tanto per scrivere.
Il leone da tastiera in genere smanetta con lo smartphone da una pagina social all’altra alla ricerca di quella che ritiene sia informazione, ma spesso incappa nei commenti dei suoi contatti, e risponde accodandosi a discorsi scompensati dal non sapere. Il leone da tastiera vive d’istinto come le belve, è un predatore, manifesta l’espressione del male della società che sente attorno.
Il leone da tastiera può incappare in qualsiasi pagine social.
Il leone o leonessa da tastiera, nemmeno lo immaginano, ma generano contatti nelle pagine social dove scrivono, le diffondono, e gli fanno promozione gratuita. Esistono delle tecniche mirate per scatenare la scrittura del leone da tastiera, al fine di ottenere visibilità con la propria pagina social. Sono tecniche rischiose, ma se ben gestite, determinano un incremento esponenziale di seguaci della pagina social, per altro addolcendo la foga dei protagonisti dei social network.
E si, i leoni da tastiera sempre più sono protagonisti del mondo virtuale, pertanto se avete un prodotto social, dovreste tenerne conto.
